Direttiva europea case green

La nuova Direttiva UE sulle Case, formalmente nota come Direttiva sulla Prestazione Energetica nell’Edilizia (EPBD), è una proposta di revisione normativa che fa parte del pacchetto Fit for 55. Ha l’obiettivo di migliorare l’efficienza energetica degli edifici nell’Unione Europea e contribuire alla riduzione delle emissioni di gas serra del 55% entro il 2030, in linea con il Green Deal Europeo.

Obiettivi principali

  1. Decarbonizzazione del parco immobiliare entro il 2050:
    • Tutti gli edifici dovranno essere a emissioni zero entro il 2050.
    • Si richiede di ridurre il consumo energetico e aumentare l’uso di fonti rinnovabili.
  2. Miglioramento delle prestazioni energetiche:
    • Gli edifici residenziali dovranno raggiungere almeno la classe energetica E entro il 2030 e la classe D entro il 2033.
    • Per edifici non residenziali e pubblici, gli stessi target devono essere raggiunti rispettivamente entro il 2027 e il 2030.
  3. Nuovi edifici a emissioni zero:
    • Dal 2028, tutti i nuovi edifici dovranno essere a emissioni zero.
    • Per gli edifici pubblici, la scadenza è anticipata al 2026.
  4. Obbligo di ristrutturazione:
    • Gli edifici con prestazioni energetiche più basse (classi F e G) saranno prioritari per la riqualificazione.
  5. Promozione delle energie rinnovabili:
    • Incentivi per installare pannelli solari, pompe di calore e sistemi di isolamento efficienti.

Cosa cambia per i cittadini

  • Ristrutturazioni obbligatorie: I proprietari di edifici poco efficienti saranno incentivati o obbligati a migliorarne le prestazioni energetiche. Tuttavia, gli Stati membri potranno adottare misure per sostenere finanziariamente i cittadini, specialmente le famiglie a basso reddito.
  • Classificazione energetica più rigorosa: Verranno introdotti nuovi standard e una metodologia uniforme per calcolare le classi energetiche in tutta l’UE.
  • Costi e incentivi: Gli Stati membri saranno chiamati a fornire incentivi finanziari (come bonus fiscali, detrazioni o contributi) per aiutare i cittadini a sostenere i costi di ristrutturazione.

Critiche e preoccupazioni

  • Costi per i proprietari: Molti temono che gli adeguamenti imposti possano essere troppo onerosi, specialmente per le famiglie e i piccoli proprietari.
  • Deroghe e flessibilità: Sono previste esenzioni per edifici storici, religiosi e in alcune situazioni specifiche, ma c’è dibattito sulla loro applicazione.

Stato attuale della direttiva

  • La proposta è stata approvata dal Parlamento Europeo nel marzo 2023, ma deve essere finalizzata attraverso negoziati con il Consiglio dell’UE. Gli Stati membri avranno poi margini di adattamento per recepirla nelle normative nazionali.

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